Nell’assemblea generale dei soci, tenutasi nei locali sociali sabato 16 Aprile alle ore 17, è stato approvato ad unanimità di voti il bilancio chiuso il 31 Dicembre 2015, che riproduciamo di seguito integralmente, e si è proceduto alla nomina del nuovo Consiglio Direttivo.bilancio 2015.pdf_1 bilancio 2015.pdf_2 bilancio 2015.pdf_3 bilancio 2015.pdf_4 bilancio 2015.pdf_5 bilancio 2015.pdf_6 bilancio 2015.pdf_7RIUNIONE  DEL  CONSIGLIO  DIRETTIVO  DEL  5  APRILE  2016

Si è avuto, in questi giorni, un passaggio significativo nella vita del Circolo. Il Consiglio Direttivo, riunitosi il 5 Aprile ha approvato il bilancio e la relazione fissando la data dell’assemblea generale dei soci al 16 c.m. Passaggio significativo perché si conclude così il triennio dell’incarico al Consiglio Direttivo attuale e si procederà all’elezione del nuovo organismo dirigente. Ecco il verbale:

L’anno duemilasedici, il giorno cinque del mese di Aprile, alle ore 17,30, debitamente convocati nella sede sociale del Circolo Arci Pisanova in Pisa Via Vittorio Frascani, si sono riuniti i membri del Consiglio Direttivo per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

  1. esame e approvazione del bilancio chiuso il 31 dicembre 2015;

  2. stesura della relazione annuale a commento e, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto, relazione complessiva sull’attività svolta nei tre anni del mandato;

  3. convocazione dell’Assemblea dei Soci;

  4. varie ed eventuali.

Sono presenti: Branchitta Luigi, Bernardini Graziano, Gori Mildred, Frosini Mirta, Vernizzi Monica, Pinelli Giuliana, Tanzi Giuseppe, Ottolini Pasqualina, Giannessi Sergio, Franzese Anna, Santerini Liana, e i sindaci revisori Arrighini Roberto e Dini Patrizia.

Il presidente dopo aver constatato che la riunione è stata convocata a norma di statuto, dichiara la stessa aperta e valida a deliberare. Svolge la funzione di segretario Bernardini Graziano

Il presidente da lettura del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.

Il Consiglio dopo approfondita discussione, approva alla unanimità di voti il documento contabile, decidendo che l’avanzo di esercizio vada ad incrementare il patrimonio sociale, di seguito il presidente legge la sua relazione.

Cari Soci,

In chiusura di questi tre anni di mandato, e prima di raccontarci cosa abbiamo fatto in questi anni, credo sia giusto dare uno sguardo a ciò che succede intorno a noi.

Le inarrestabili ondate migratorie di uomini donne e bambini, che fuggono da guerre, carestie soprusi di ogni sorta, uomini e donne molti dei quali muoiono nel tentativo di realizzare un sogno che è quello di vivere per se e per i loro figli un futuro di pace, lontano da violenze inaudite perpetrate da uomini medievali in nome di un Dio che non può essere vero. In questo ultimo periodo siamo stati scioccati dalle immagini di terrore seminato con attentati suicidi nel cuore dell’Europa, come quelli avvenuti a Parigi e a Bruxelles, ma non sono da meno i morti negli attentati del Mali, in Tunisia, in Turchia, nello Yemen, in Nigeria, Sierra Leone tutte vittime di chi pensa che il mondo si domina con il terrore delle armi e con queste ci fanno i traffici più loschi come da tempo denunciano tutte le organizzazioni internazionali. Ma a fronte di un impellente bisogno di accrescere la capacità di accoglienza gli stati rispondono innalzando muri, stendendo filo spinato, respingendo questa umanità dolente che non chiede, si badi bene, solo un tozzo di pane o una minestra calda, ma chiedono la libertà di accedere a quel benessere che l’occidente ha conseguito spesso sfruttando anche le ricchezze naturali di quei popoli. Non dobbiamo, però, trascurare il fatto che la decisione di questi governi di ergere muri e stendere filo spinato, venga presa per risolvere il problema, ma più probabilmente per rispondere alle nostre paure, paure che nutriamo in chi ha una cultura diversa dalla nostra, in chi ha un abitudine alimentare diversa dalla nostra, in chi prega lo stesso nostro Dio con modi e intensità diversa dalla nostra, in chi si veste in maniera differente da noi. Spesso, anche senza rendercene conto e senza valutare la giusta portata, ci lasciamo andare in giudizi, verso i fenomeni dei migranti, giudizi che radicalizzano la coscienza collettiva ridando forza a gruppi xenofobi e nazifascisti. A me ha colpito molto lo schiaffo dato da un giovane nazista a un signore che portava un fiore per commemorare i morti della strage di Bruxelles. In queste immagini di orrore spicca un altro episodio brutale, violento, perpetrato da una cultura fascista è la morte di Giulio Regeni, giovane ricercatore Italiano torturato e ucciso in Egitto, oltre a unirci alla richiesta di verità vogliamo fare le condoglianze alla famiglia di questo giovane che con una dignità senza pari lotta perché sia fatta luce sulla tragica morte del loro figlio, Questi sono episodi che non vanno sottovalutati, sono emblematici e dimostrano di come ancora ci sia una destra violenta xenofoba e fascista e di contro sentiamo il bisogno di una sinistra democratica, forte, accogliente, che ama la pace, il progresso e la fratellanza fra i popoli.

Il CIRCOLO ARCI PISANOVA, fedele al suo motto: “costruiamo insieme la pace” è da sempre impegnata a promuovere la fratellanza fra i popoli e l’accoglienza. Lo facciamo ospitando iniziative che celebrano le diverse culture che abitano ormai il nostro quartiere; a questo proposito ne voglio ricordare alcuni: la festa di battesimo della bambina rumena, oltre 150 persone molte delle quali con i costumi tradizionali; la festa di circoncisione nel rito greco ortodosso, della famiglia macedone, oltre cento invitati; la festa di fidanzamento della giovane Rom dove erano presenti i rappresentanti delle famiglie della comunità di francia, germania, olanda, danimarca, belgio, e tutte le regioni di italia: 300 persone che si sono alternate durante il pomeriggio e la notte che hanno cenato e ballato con le loro musiche. Come non ricordare il gran magal, che si è tenuta per due anni di seguito, la festa di ringraziamento dei senegalesi: il circolo aperto 24 ore non stop durante le quali sono passate oltre 2000 persone che hanno pregato e mangiato i piatti tradizionali preparati da loro stessi. Ma il fiore all’occhiello per me rimane la “scuola della pace”: quaranta bambini di tante nazionalità, arabi, sud america, italiani di diverse regioni, africa, asia, che, guidati dalla comunità di Sant’Egidio, tutti i martedì e i giovedì si ritrovano per il doposcuola. La cosa bellissima è vedere questi bambini, quando arrivano che salutano i loro “nonni” come ormai sono diventati i frequentatori del bar. Io spero che il circolo voglia investire ancora di più su questa scuola per dare continuità al messaggio di pace in essa contenuto. Ovviamente dietro tutto questo ce la fatica dei compagni che di volta in volta vengono impegnati nella organizzazione di queste manifestazioni, fatica spesso mal ripagata da giudizi di compagni che non gradiscono la presenza di queste comunità con le motivazioni più disparate: perché non consumano, perché rubano, perché si lavano continuamente i piedi, perché c’è troppo via vai e non si può giocare a carte in tranquillità…. A questi compagni rispondo che se non fosse per gli “stranieri” che generalizzando chiamiamo extracomunitari il circolo sarebbe chiuso.

Invece il circolo è aperto, è vitale e orientato verso un futuro di crescita. A dimostrarlo è il bilancio di questi anni dove l’utile lordo raggiunge livelli mai toccati. Il risultato di esercizio 2015 , che andiamo ad approvare è di 67.902,71, un risultato impensabile se pensiamo di averlo raggiunto in un momento di grave crisi economica. Se andiamo a vedere chi concorre a fare le cifre del bilancio vediamo il contratto di gestione del bar con 37.782,54, il ballo con utile lordo di 39.214,36 e poi la cucina con un utile lordo di 29.568.94. Benché lette singolarmente queste tre voci, hanno un valore se le consideriamo in sinergia fra di loro: penso al lavoro di cucina abbinato al ballo o il ballo al bar o tutte e tre insieme, c’è sempre la possibilità di migliorare ma sicuramente abbiamo trovato una formula che consente al circolo di guardare avanti in una prospettiva di crescita. Va sottolineato che un ruolo importante, in questi anni, lo ha giocato la cucina. Grazie al suo lavoro abbiamo potuto ospitare migliaia di persone diverse dai normali frequentatori del circolo, penso alle cene delle campagne elettorali, alle cene per la raccolta fondi per l’Africa, alle cene dei volontari della pubblica assistenza, un recuperato rapporto con lo SPI CGIL, penso al sodalizio con altre associazioni come l’associazione Grazia Deledda, con la quale abbiamo fatto diverse cose dalla raccolta fondi per le alluvioni in Sardegna e Carrara all’incontro del folclore sardo con il ballo liscio, culminato il 20 febbraio in uno spettacolo che rimarrà nel cuore di tutti soci del circolo, per questa opportunità voglio ringraziare Gianni Deias, instancabile presidente del Grazia Deledda e ancora, il rapporto con l’associazione dei Calabresi anche qui un ringraziamento a Pietro Cuzzola per la sua preziosa collaborazione, e poi come non ricordare la recita di natale dei bambini guidati dalla mitica suor Giuseppina di Portamare, oltre 150 bambini di tutte le parti della città che si esibiscono in canti e pezzi teatrali. E’ anche grazie alla cucina e agli apericena abbinati al ballo che siamo riusciti a creare eventi con artisti di grande spessore nel loro genere, insomma la cucina motore di un insieme che ci ha permesso anche in termini economici di dare risposte a persone che soffrono la crisi, oltre che la solitudine, penso per esempio alle 60 donne che tutte le domeniche pomeriggio entrano gratuitamente al ballo, e non sono solo badanti ma molte sono italiane a dimostrazione che la crisi morde e che risparmiare 6 euro, per molte persone ha un valore. Prima di continuare voglio ringraziare le compagne e i compagni del consiglio che mi hanno supportato e sopportato e chi fisicamente ha concorso con la propria fatica al raggiungimento di questo risultato; per il ballo: Sergio, Anna, Mildred, Derna, Pasqualina, Beppe; Agostino, Melina, Ylenia, Mirta; per la cucina: Roberta, Haydy, Maria, Patrizia, Filippo, Giancarlo, Sebastiano, Gigi che cura il vino, Alessio, un grazie particolare va a Cristina che ha portato al servizio un tocco di classe e di eleganza senza la quale forse non saremo mai arrivati ai numeri che siamo arrivati.

Il circolo è anche altro. E’ sede legale della polisportiva Pisanova, presente 3 volte la settimana con la ginnastica dolce per gli anziani, è sede del controcanto un associazione che cura i canti popolari della resistenza, è sede della triplaE energia, economia, ecologia, un’associazione dei pensionati enel molto attiva che qui si incontrano, promuovono dibattiti, elaborano documenti. La nostra sede è punto di riferimento non solo per il quartiere, ma per tutta la città.

Facendo il punto possiamo dire che l’attuale ciclo, iniziato nel 2004, con la costruzione di questa nuova sede si avvia a conclusione. Nel gennaio del 2019 andrà in scadenza l’ultima rata del mutuo che ha permesso di realizzare quest’opera, che pur grande comincia a mostrare i suoi limiti proprio per la crescita che l’ha vista protagonista. Ed è proprio per dare la possibilità nel prossimo futuro di avviare degli aggiustamenti agli spazi esistenti, e per crearne dei nuovi che nei giorni scorsi abbiamo presentato alla amministrazione comunale la richiesta di un permesso a costruire in piano una cubatura pari a circa 450 metri quadri, con parcheggi e nuova viabilità. Noi confidiamo che questa richiesta possa essere accolta, confidiamo anche che le nostre forze e quelle di chi verrà dopo di noi siano supportate dalla passione per fare qualcosa per gli altri

Compagne e Compagni, so che non va più di moda rivolgersi con queste parole, ma a me piace ancora usarle anche per il rispetto che devo a quelle donne e a quegli uomini che nel lontano 1982, portandosi le pentole da casa, e con quattro lamiere recuperate nei cantieri, sono stati pionieri di un’avventura che continua ancora oggi e che noi abbiamo l’obbligo di tramandare. grazie.

Il Consiglio approva la relazione proposta dal Presidente Branchitta e passa ad esaminare il terzo punto all’ordine del giorno fissando la data dell’assemblea ordinaria dei soci per il giorno 16 Aprile alle ore 16,30 in prima convocazione e alle ore 17 in seconda con all’ordine del giorno i seguenti punti:

  1. LETTURA DELLA RELAZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO ED ESAME DEL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015;

  2. DISCUSSIONE ED APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE E DEL BILANCIO;

  3. NOMINA DEI NUOVI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO;

  4. VARIE ED EVENTUALI.

    Non avendo altro su cui discutere relativamente al quarto punto all’ordine del giorno, la riunione viene dichiarata chiusa alle ore 19,30, dopo che è stato redatto il presente verbale. Letto, approvato e sottoscritto.

     Il segretario                                                                             Il presidente

Grazian Bernardini                                                                  Luigi Branchitta

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