Con l’assegnazione provvisoria di una superficie comunale (dove ora è la sede della Pubblica Assistenza), il lavoro volontario di tanti (tra i quali: Conti Torquato e Clara, Ghiara Idilio e Fedora, Lo Sasso Giovanni e Franca, Simonetti Guido ed Eugenia, Gianetri Luigi e Milena, Tredici Natale e Alfea, Marinai Natale ed Enza, Scacciati Agostino, Parentini Rolando e Mildred, Achilli Enrico, Puccioni Mauro e Rosa, Arrighini Roberto, Macchioni Ivo e sicuramente faccio torto a qualcuno non citandolo) e l’acquisto di un box prefabbricato, si ha l’avvio, nel 1982, dell’attività del Circolo Pisanova.

Ricordo la sera dell’inaugurazione: molte delle donne del Circolo avevano preparato la zuppa (tutte notevoli e memorabile quella della Mildred), cominciò a piovere e ci riparammo nel palco dell’orchestra e sotto le provvidenziali tettoie di Renato. Una vera festa di popolo!

Scegliemmo da subito la parola d’ordine che ci seguirà fino in fondo: “costruiamo insieme la pace”. Era la nostra bandiera, oggi più che mai attuale.

Un bel passo in avanti fu compiuto con la costruzione di una struttura prefabbricata, ideata dall’architetto Cecilia Oliva. Poi, purtroppo, nel 1984 lo sconquasso che derivò dal mancato rinnovo del permesso da parte dell’Amministrazione Comunale, l’intimazione a demolire la struttura, la resistenza della gente che si era fatta carico di un servizio sociale in una parte della città priva di qualsiasi punto di aggregazione, l’intervento della forza pubblica, la denuncia di alcuni di noi (Agostino Scacciati, Rolando Parentini, Natale Marinai e il sottoscritto) e la condanna del Presidente Scacciati in quanto rappresentante legale del Circolo.

Il terreno di proprietà comunale in via Bargagna, preda degli infestanti, sta per essere occupato (in forza di regolare concessione dell’Amministrazione Comunale) dal Circolo “Pisanova”. Un giornale murale lo annuncia.

In queste foto scattate da Roberto Arrighini, sono compresi tutti gli elementi rappresentativi dell’identità e delle attività del Circolo: l’insegna su tela dipinta dalla Elisabetta Dini, il box per l’edilizia sul fronte strada e annesso magazzino in lamiera, il complesso di capanne destinato alla ristorazione assemblato da Torquato Conti con materiali di fortuna, il “palco” per ricoverare l’orchestra e davanti la pista in cemento costruita sotto la direzione di Giovanni Lo Sasso. Qui convergevano a frotte i cittadini da via Norvegia e tutt’intorno.

Anno 1983: ci troviamo nel manufatto di Torquato. La destinazione del manufatto, costruito con materiali raccattati dappertutto, era una vera e propria cucina da campo. Iniziando da sinistra si riconoscono  Milena, Rolando, Mildred, Rosa, Puccioni, Franca, Alfea, Giovanni, il sottoscritto e Luigi.

Alcuni protagonisti di quel periodo. Si riconoscono nella prima foto Mauro Puccioni alle prese con la griglia, nella seconda Guido Simonetti e Milena Del Ry si esibiscono in un passo di danza e qui sopra, impegnati nel turno volontario al bar , Idilio Ghiara con la moglie Fedora.

L’inizio (è già in piedi lo scheletro in ferro)  dei lavori per la struttura ideata dalla Cecilia Oliva che sarà la nuova sede del bar.

Riproduciamo il primo bilancio del Circolo, da cui si ricava che l’attività commerciale era pressoché inesistente. Numerose, invece, le occasioni per stare insieme e ciascuno portava quello che ” si sentiva di portare “:

Gruppi di soci: nella prima foto si riconoscono Rolando Parentini, il sottoscritto, Agostino Scacciati, Rosa Bernardini e Mauro Puccioni. Nella seconda Roberto Arrighini (merito suo se alcune foto hanno fissato momenti significativi della vita del “Pisanova”) e Milena Del Ry. Nella terza, la volenterosa Alfea Bonsignori, la Milena, la Mildred, il Puccioni e la Rosa (quasi del tutto nascosta).

Un’affollata cena all’aperto.

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